Sesso e amore: come parlarne?
Purtroppo l’educazione sessuale viene ancora affidata al caso. È importante che siano invece i genitori ad affrontare fin dalla prima infanzia questo argomento.
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«Una gran parte dell'educazione sessuale avviene senza il benestare dei genitori: negli spogliatoi, alle feste, attraverso i disegni sui muri, gli scherzi e le battute, i film e la televisione. Spesso avviene con modalità sensazionali e distorte. Ma i ragazzi a quest’età hanno bisogno di una bilancia su cui pesare tutte queste immagini e i genitori devono essere quella bilancia», mette in evidenza Laura Duranti, psicologa psicoterapeuta e sessuologa di Milano. Quattro ragazzi su cento conoscono l’eros attraverso gli amici, due su cento dalla propria madre, solo uno su centocinquanta dal padre. Molti genitori sono ancora convinti che, evitando discorsi sul sesso o rimandandoli il più possibile, i loro figli non si occuperanno dell’argomento per molto tempo. In realtà questo atteggiamento non fa che peggiorare le cose. «Alcuni studi americani hanno rivelato che un terzo dei pre-adolescenti, per l’esattezza tredicenni, che avevano già avuto rapporti completi, dichiarava di non aver mai parlato con propri genitori di sesso», spiega Laura Duranti. Non parlare di “certe cose” genera solo confusione, aumenta i tabù e soprattutto il rischio di incontri e storie avventate di cui non si prevedono conseguenze emotive e sociali. Senza diventare meccanicisti o eccessivamente poetici, i genitori, secondo i sessuologi, dovrebbero affrontare l’argomento sesso con i loro figli fin dalla prima infanzia chiamando le cose con il loro nome.
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di
Maria Angela Masino